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Italia e Grecia | 149 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Italia e Grecia.djvu{{padleft:177|3|0]]Come il capitano immortale di cui seguisti le bandiere, come l’immortale maestro che t’instillò la sua fede, fosti forte, perchè eri buono: e il dovere lo intravedesti più lontano, più in alto, perchè la bontà illuminava il tuo cielo.
Dianzi ricordavo Santorre Santarosa. Certamente nell’intimo impulso che sospinse ai classici campi dell’Ellade il discepolo di Mazzini e di Saffi, pellegrino armato di una grande causa, come egli stesso lasciò scritto sette giorni innanzi la morte nella lettera dal campo che fu l’ultima sua, certa-
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