< Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Jessie White La miseria di Napoli.djvu{{padleft:17|3|0]]
PARTE PRIMA.
GL’IPOGEI.
CAPITOLO PRIMO.
Londra e Napoli.
Così al cominciamento del secolo cantava il poeta dell’ideale, il poeta che piú che altro mai intendeva la vera libertà, del cuore come dell’intelletto, dei braccio come dello spirito. E più tardi, anzi pochi anni fa, la più soave musa dell’Inghilterra alzava la sua voce contro il paese nativo per la crudeltà sua o piuttosto pel suo obblìo dei bambini sulle strade di Londra.
Lo Shelley e la Browning vissero lungamente in Italia e amavano
Questo paradiso degli esuli
in modo da far ingelosire i proprii compatriotti; non sospettando mai che nella patria del loro cuore vi fossero miserie e squallore e dolori insuperati anche nei tempi peggiori dell’Inghilterra.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.