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ancora dei rimedii. 221

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Jessie White La miseria di Napoli.djvu{{padleft:235|3|0]]si presentava all’abitazione del questuante, questi lo respingeva dalla porta, dicendo: «Se veniva a far la spia, egli non avea bisogno della sua carità.» In altri fu verificata l’inutilità di qualunque aiuto, perchè il padre o la madre l’avrebbe speso nel bere; e la necessità d’inviare i figli ad una Casa di ricovero.

Fra gl’impostori denunciati alla Giustizia nota vasi Gregory Seccombe, che aveva raccolto e impiegato per se danaro dato in soccorso ai Pompieri. Fu condannato a tre mesi di lavori forzati. Certo Gaultier avea fatto l’impostore per 19 anni e ottenuto molto danaro sotto falsi pretesti. Costui ebbe sette anni di lavori nelle Colonie. Un reverendo Pastore, successivamente di varie Parrocchie, fu trovato indegno di qualunque aiuto e scacciato dal Vescovo della diocesi. Una contessa B**** aveva stabilite in alcuni distretti cucine economiche. Ottenute sottoscrizioni dai filantropi, scomparve col denaro.

Un altro impostore, intascate durante tre anni 30 mila lire sotto pretesto di alloggiare e impiegare donzelle indigenti, si seppe che in tre anni tre sole ragazze, erano state alloggiate.

E tali casi si ripetono a centinaia. Dopo che i rapporti e i bilanci di questa Società sono riprodotti da tutta la stampa inglese, ne nasce il doppio benefificio di salvare gl’individui caritatevoli dalla frode e d’indurli a contribuire col lavoro volontario o col danaro al più agevole ottenimento degli scopi di carità.

Quest’organizzazione presieduta dai primi signori d’Inghilterra si propaga nelle Provincie, e le Associazioni si vanno formando in molte delle principali cit-

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