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66 | parte seconda. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Jessie White La miseria di Napoli.djvu{{padleft:80|3|0]]
Poveri. | Spesa. | |
1862 | 4,518 | 994,927 |
1870 | 3,024 | 1,452,407 |
1871 | 2,700 | 1,719,399 |
1872 | 2,700 | 1,483,912 |
Negli ultimi anni abbiamo un disavanzo ora di 200,000, ora di 220,000 lire, malgrado della notevole diminuzione dei mantenuti e la vendita di molti beni immobili.
Esaminiamo lo stato presente dell’Istituto:
La rendita totale è di | L. | 1,235,786 |
Detratte tasse e tributi | » | 89,106 |
Rimangono | L. | 1,146,680 |
Gli ospiti dell’Albergo e degl’istituti annessi il 28 aprile 1876 ascendono a 2545. Di questi ne sono mantenuti a carico delle Provincie, dei congiunti, o di pubbliche Autorità, o del Comitato di beneficenza napoletana, 558: restano dunque 1987.
Diciamo mille novecento e ottanta sette individui, mantenuti con un milione cento e quaranta sei mila seicento ottanta lire, nette da tasse e da tributi.
E ignoriamo il debito odierno, oltre il deficit.
Vediamo ora il trattamento dei gratuiti e dei paganti.
Il vino prescritto dall’antica tariffa è abolito.
Due volte la settimana un chilogrammo di carne vaccina spartesi fra nove persone, cioè 107 grammi ciascuna; nella domenica a desinare si dànno 121