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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:104|3|0]]non sarebbero felici, quando non potessero andare ove piace loro, e sarebbero ingrati, se non bramassero di rivedere i loro amici, a cui erano uniti con rispondente carità, la quale, essendo uomini dabbene, piuttosto debbe essere accresciuta, che scemata. Credono adunque che i morti pratichino tra’ vivi, mirando quanto si fa e dice. Perciò si mettono arditamente alle imprese, fidandosi di tali aiuti; e portando onore alla presenza dei loro maggiori, si guardano dal commettere cosa disonesta anche segretamente. Sprezzano gli augurj e le altre superstizioni d'indovinare, le quali sono appo le altre nazioni tanto riputate. Onorano quei miracoli, che vengono senza aiuto alcuno di natura, come testimoni della divina presenza; e nelle grandi cose con pubbliche supplicazioni studiano a placare Dio. Pensano che contemplare le cose di natura sia un culto a Dio gratissimo. Molti ancora mossi da religione sprezzano le lettere, non si danno a contemplare cosa alcuna, ma solamente pensano di acquistare la felicità perpetua con buone operazioni. Cosi altri servono agl'infermi, altri riconciano le vie, altri purgano le fosse, altri rifanno i ponti, cavano sabbia e pietre, conducono nelle città legne e frutta, altri tagliano alberi e il segano: e, come fossero servi, si pongono volentieri ad ogni impresa difficile, strana o sozza, la quale dagli altri per la fatica o pel fastidio è lasciata. Travagliano continuamente, perchè gli altri riposino, non biasimando però alcuno che viva altrimenti. Questi quanto più si portano da servi, tanto vengono dagli altri più onorati. Ma sono di due sorta. Alcuni vivono casti, non mangiano carni di animale alcuno, e lasciano da parte ogni diletto con speranza della vita futura, e non pertanto sono sani e prosperosi. Altri dati parimente alle fatiche, si maritano per eseguir l'opera della natura, e generar figliuoli alla repubblica. Non fuggono quei sollazzi che non li ritirano dalle necessarie occupazioni. Mangiano carni d’animali di quattro piedi, dandosi a credere, che con quel cibo si mantengano più robusti al lavoro. Gli Uto-

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