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libro secondo. 81

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:105|3|0]]piani tengono questi per più prudenti, e quelli per più santi. Ma quando più apprezzano il celibato che il matrimonio, e la vita austera che la deliziosa, li beffano: nondimeno, dicendo che sono mossi a questo da religione, gli onorano; perchè si guardano sommamente di non dannare la religione di alcuno. Essi chiamano questi tali Butreschi, che appo noi significa religiosi. Hanno sacerdoti di vita santissima, ma solamente tredici per ogni città, secondo il numero dei templi. Quando vanno alla guerra ne conducono seco sette, e ne creano altri sette in luogo loro, finché si torna; e allora gli ultimi accompagnano il pontefice, sinché per morte dei primi succedono al sacerdozio. Sono eletti dal popolo, come i magistrati, segretamente, acciocché non nascano odj tra loro; e dal loro collegio vengono sagrati. Questi sono preposti ai divini misteri. Hanno cura delle religioni, sono giudici dei costumi, ed è biasimalo colui, che sia da essi ripreso. Siccome è loro ufficio ammonire i malfattori, così ai magistrati conviensi di castigarli. Solamente scomunicano gli ostinati, il che é appo loro sommamente biasimevole, e tenuto per grave supplicio. Perchè temono l'infamia e la religione: oltre che non sono sicuri del corpo, perchè se tardano a pentirsi, e soddisfare ai sacerdoti, sono puniti dai magistrati. Questi sacerdoti ammaestrano i fanciulli, avendo egual cura a formarli nelle lettere, che nei buoni costumi. E pongono ogni studio che imparino buone opinioni, e piglino desiderio di esser utili alla repubblica, acciocché gli animi giovanili in questo formali, nell’età virile siano disposti a mantenere lo stato comune, il quale solamente vien meno pei vizj che nascono da sinistre opinioni. Danno ai sacerdoti elettissime mogli del popolo loro: fanno sacerdotesse ancora le femmine, ma di rado, se non sono vedove, o di età matura. Sono più onorati i sacerdoti appo gli Utopiensi, che qualunque magistrato, e se commettono qualche rea opera, non vengono puniti da alcuno, ma lasciati al divino giudizio ed alla propria coscienza. Perchè non

    Moro. 6

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