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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:136|3|0]]devonsi religiosamente commettere alla saggezza del magistrato, siccome, primi elementi per la felicità di un popolo.

Gl'individui dunque, che per la loro eccellente organizzazione hanno diritto d’essere generatori, o generatrici, vengono appaiati secondo gl’insegnamenti della filosofia. Platone giudica diversi ciò eseguire mediante le sorti, onde gli allontanati dalle donne più belle non portino odio ai magistrati, ed anzi dice doversi ingannare gl'immeritevoli di somme bellezze, nell’atto che si estraggono le sorti, così che ottengano non le più desiderate, ma le più convenienti. Ma pienamente inutile torna simile inganno agli abitanti solari, non esistendo fra loro deformità. Inoltre, venendo le donne continuamente applicate a differenti lavori acquistano colorito vivace, membra robuste, grandi ed agili, e la bellezza viene costituita unicamente dalla elevatezza e dal vigore delle persone. Laonde incorrerebbe la pena capitale colei che imbellettasse il volto per comparire bella, od usasse zoccoli alti per parere più grande, o vesti allungate per coprire informi piedi. Ma eziandio se taluna avesse talento di fare le anzidette cose non lo potrebbe, e chi mai gliene accorderebbe la facoltà? Essi poi asseriscono, che simili inganni sono frutti appresso noi dell’ozio e dell’accidia delle donne, per cui deformandosi, impallidendo e diventando deboli e piccole, abbisognano di colori, di zoccoli, di vesti lunghe, ed amando meglio comparire belle per un’inerte delicatezza che per una vigorosa salute, rovinano sè stesse e la prole.

Allorchè un individuo viene preso da violenta passione per qualche donna, gli sono permessi colloquj, scherzi, e reciproci regali di fiori e di poesie. Ma se corresse pericolo la generazione, non s’accorda mai che s’accoppino, se non quando trovasi già incinta la donna di un feto che appartiene ad un altro, ovvero già dichiarata sterile. Del rimanente appena essi conoscono l’amore di sola concupisceuza, bensì l’amicizia. Non si

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