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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:38|3|0]]così pochi scampavano dal supplicio. Allora io, avendo ardire, alla presenza del cardinale gli risposi: non ti maravigliare di questo; perciocchè tal supplicio è fuori di giustizia, nè giova al pubblico, essendo troppo atroce a punire i furti, nè bastante a raffrenarli. Certamente il semplice furto non è tanto peccato che si debba con morte punire. Nè alcuna pena, per grande ch’ella sia, può raffrenare dai latrocini quei che non hanno imparato arte alcuna di acquistarsi il vivere. In questo non voi soli, ma buona parte del mondo imita i cattivi precettori, i quali battono più volentieri gli scolari che insegnare a quelli. Si determinano contra i ladri gravi supplicj, quando piuttosto era da provvedere che avessero onde guadagnarsi il vivere, perchè non venissero a così strana necessità di rubare, e poi perdervi la vita. È loro provvisto copiosamente, rispose colui: sonovi le arti meccaniche e l’agricoltura: con queste si potrebbono provvedere, quando non volessero spontaneamente esser cattivi. Non vale questa ragione, diss’io. Tacciamo primieramente di coloro che dalle guerre esterne o civili tornano a casa troncati dei membri, come poco fa avvenne appo voi dalla guerra cornubiensi, e non già gran tempo dalla francese, i quali per la repubblica o per difendere il re hanno perduto i membri: questi non possono per la debolezza esercitare le solite arti, nè per l’età impararne d’altre: tacciamo dico di questi, quando le guerre succedono l’una all’altra. Consideriamo quelle cose che ogni di avvengono. Tanto è il numero dei nobili, i quali come api inutili, stanno in ozio, e radono fin sul vivo i loro lavoratori per accrescere le proprie entrate. Perchè non sanno questi dissipatori altra via di acquistare, e si menano dietro un gregge di servitori che non hanno imparato arte alcuna. Questi, morto il padrone, ovvero infermandosi, vengono cacciati di casa: perchè li nodriscono più volentieri oziosi che infermi: e spesse volte l’erede del morto non può nodrire tanta famiglia così di subito: laonde essi sono dalla fame assaliti fieramente, se non sono a ru-