< Pagina:L'Utopia e La città del Sole.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

libro primo. 19

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:43|3|0]]più commendi l'istituto che vidi pellegrinando in Persia tra i Polileriti, popoli ottimamente istituiti, e liberi nell’uso della loro legge, pagando solamente un tributo al re di Persia. Ma perchè sono dal mare lontani e da monti circondati, stanno contenti dei frutti che nascono nei loro campi assai ben fertili, laonde vanno di raro ad altri popoli, e pochi vanno a loro. E per costume antico non istudiano di ampliare i loro confini, i qual sono con i monti da esterna ingiuria difesi. Così vivono felici, e pagando il loro tributo, sono da ogni altra gravezza esenti, e perciò solamente dai vicini popoli conosciuti. Chi è convinto di furto, lo rende al padrone di quello; non al principe, come si fa altrove, parendo loro che tanta ragione abbia il principe nella cosa rubata, quanta vi ha il ladro. Non trovandosi il furto, pagasi de' beni del ladro, ed assegnato il rimanente alla moglie ed ai figliuoli di lui, egli è dannato a lavorare: e se non ha commesso qualche gran furto, non è imprigionato, nè porta i ceppi, ma libero e sciolto si esercita nelle opere pubbliche. Quei che non vogliono sottostare a questa pena, sono piuttosto battuti che imprigionati; quelli che si affaticano gagliardamente non patiscono ingiuria alcuna. La notte chiamati per nome, vengono rinchiusi in certe camere, nè altro incomodo sostengono che l'affaticarsi di continuo. Sono cibati comodamente del pubblico. Raccogliesi in alcun luogo il loro vivere per elemosina, la quale per la pietà di quel popolo basta d' avvantaggio a nodrirli. Altrove si deputano a ciò entrate del pubblico. In alcun luogo ognuno contribuisce a nodrire questi tali. Ed in altri non lavorano in opere pubbliche; ma ciascuno, come gli fa mestieri, li conduce a lavorare a giornata, con mercede alquanto minore di quella che si dii ad uomo libero; ed è lecito castigare la dappocaggine dei servi con battiture: così stanno sempre in esercizio, ed oltre il vivere loro, ogni dì danno qualche cosa nell’erario. Vestono essi soli d'uno stesso colore, con i capelli tagliati sopra le orecchie, una delle quali lor tagliano.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.