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libro secondo. | 49 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:73|3|0]]stimato di quanto merita per sua natura, cioè a giudizio di tutti è inferiore del ferro, il quale a noi è tanto necessario, quanto il fuoco o l’acqua. E già veggiamo l’oro e l’argento non aver dalla natura virtù alcuna, della quale non possiamo mancare; se non che la sciocchezza umana l’ha tenuto in prezzo, perchè si trova di raro. Anzi la natura come pia madre ha posto negli occhi di tutti quelle cose, che sono ottime, come l’aria, l’acqua e la terra, ed ha nascosto quelle che poco giovano. Se essi rinchiudessero questi metalli in una torre, potrebbe il popolo sospettare che il principe od il senato ne pigliasse qualche comodo, ingannando in qualche guisa il popolo. Se poi ne facessero vasi, quando venisse occasione di volerne far moneta per pagare i soldati, forse spiacerebbe a molti privarsi di quei vasi che usato avessero ai loro comodi. Essi per provvedere a tali cose, hanno siccome nelle altre cose, trovato una via molto simile ai loro istituti, e dai nostri dissimile, la quale non sarà facilmente creduta, se non dagli uomini esperti. Essi bevono in vasi di terra e di vetro bellissimi, e fanno vasi da immondizie e da orinare d’oro e d’argento, ed anche catene e ceppi. A quelli che sono infami pongono in dito, e attaccano alle orecchie, anelli, o catene d’oro al collo, e con oro cingono ad essi il capo. Così pongono ogni loro studio che l’oro e l’argento appo i loro popoli sia vilipeso. Così avviene che questi metalli tanto grati alle altre nazioni, sono tanto vili appigli Utopiensi, che perdendoli tutti, non parrebbe loro di aver perduto un danaro. Raccolgono nei lidi perle, e nelle rupi diamanti e piropi, i quali
non vanno cercando, ma avendoli trovati, li puliscono. Con questi ornano i fanciulli, i quali si gloriano di tali ornamenti, e ne divengono arroganti; ma poichè sono cresciuti, e veggono che solamente i fanciulli usano di simili inezie, senza essere dai padri ammoniti, per vergogna le lasciano, siccome i nostri, poichè sono grandicelli, gittano le noci, i giocherelli e simili inezie. Quanti diversi effetti partoriscono negli uomini questi
Moro. | 4 |
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