< Pagina:L'Utopia e La città del Sole.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
54 utopia.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'Utopia e La città del Sole.djvu{{padleft:78|3|0]]questo bene, per la naturale compagnia che è tra noi. Niuno mai ha seguito tanto rigidamente la virtù, nè dato si è tanto ostinatamente alle fatiche e vigilie, ch’egli non sia stato pronto ad alleggerire le altrui miserie, ed a commendare per cosa umana che l’uomo studi a giovare all’uomo e mitigando i travagli di quello, ricondurlo dalle miserie a vita tranquilla e sollazzevole. E perchè non debbe la satura istigarci che facciamo lo stesso ufficio verso noi stessi? Perciocchè o la vita sollazzevole e gioconda è cattiva, e non solamente non devi porgere aiuto ad alcuno di ottenerla, anzi quanto puoi devi privarne ciascuno, come di cosa perniciosa e mortifera: o è buona, e tanto più devi procurarla a te stesso, a cui non meno sei tenuto di provvedere che agli altri. Dicono adunque: la natura ci assegna la vita gioconda, cioè la voluttà, come un fine di tutte le opere nostre; e vogliono che il viver secondo la natura sia il vivere virtuoso. Ma invitandoci la natura ad aiutarci l’un l’altro (il che fa ella meritamente, quando che niuno è di tanta dignità, che la natura si pigli cura di lui solo, perchè essa porge il seno a tutti quelli, ai quali ha dato una forma comune) essa stessa veramente ti ammonisce, che non procuri i tuoi comodi con l’altrui incomodo. Vogliono adunque che si osservino le convenzioni fatte tra privati uomini, ed anche le pubblici leggi fatte da buon principe, o da un popolo che non sia oppresso da tirannia, le quali assegnano il modo a comunicare i comodi e godere le voluttà. Gli è poi gran prudenza se, non offendendo queste leggi, si cerca il proprio comodo, ed è singolare pietà studiare al comodo universale. Ma egli è strana e spiacevole ingiuria volersi pigliare sollazzo con altrui dispiacere: ed è singolare benignità spogliare sè medesimo di qualche sollazzo per accomodarne altri; il che tuttavia riporta comodo uguale al danno che se ne sente; perchè viene con beneficj ricompensato; e la coscienza dell’opera buona, con la memoria della carità e benevolenza di coloro ai quali hai fatto beneficio, porta al-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.