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PREFAZIONE
Non mancherà forse chi vorrà chiamarci in colpa d’aver posto non qualche indugio agli avanzamenti degli studj della primitiva storia d’Italia, che sono al presente in tanto fervore, col differire sì a lungo la publicazione delle monete italiche, che nel museo alla nostra cura affidato si conservano. Noi per opposto siamo costretti a richiedere d’amorevole compatimento coloro che sono giudici in cotesta scienza, dell’aver forse soverchiamente precipitato il lavoro che qui comparisce. Vedevamo anche noi la molta luce che da essa può diffondersi su la oscurità di quegli antichi secoli; ma ne porgeva giusta ragione ad indugiare il molto tempo che tuttora richiedesi a recarlo a un miglior grado di perfezione, per le varie monete che non abbiam finora sapute scoprire, per le molte investigazioni che ci rimanevano a fare su le già scoperte, ed anche per l’ordine che ad alcune di queste volevamo e non sapevamo dare. Le quali angustie tuttavia non sono state bastevoli a frastornarci dal comunicare agli studiosi questo primo nostro tentativo; e abbiam temuto meno il darci a conoscere poveri e ineruditi, che il mostrarci inerti o indifferenti verso quelle dottrine, delle quali ora sì nobilmente si occupano non pochi tra gli scienziati d’Europa. Quindi è che al nostro libro non altro nome abbiam potuto mettere in fronte, se non quello di Descrizione Ragionata, rimettendo a tempo più tardo o a mano migliore il condurlo a tal termine, che sia meritevole di miglior titolo.
DELL’AES GRAVE DEL MUSEO KIRCHERIANO
A tre diversi tempi riportasi la collezione delle monete italiche, le quali ora sono possedute dal museo del Collegio Romano, e formano il principale, per non dire unico, soggetto del presente studio. Una parte fu adunata da que’ Padri della nostra Compagnia, ch’ebbero il merito della erezione ed ingrandimento del museo medesimo, singolarmente da’ Padri Filippo Bonanni e Contuccio Contucci. Della quale non è forse minore quella di che andiamo debitori al dotto Cardinale De Zelada, che ne’ quattr’anni che corsero dall’entrar che fece Prefetto degli studj in questa università, sino alla publicazione dell’opera che va col suo nome, sotto il titolo di Numi Librales et Unciales etc., aggiunse a ciò che qui vi avea trovato, un numero
mol-