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X.

Guerricciuole — Carattere di Piazzi — Suoi principi — Piazzi e Michelangelo Monti — Convegni presso il principe di Belmonte — Modestia — Discepoli dell’Astronomo.


L’abbiamo detto: a delineare lo scienziato occorrerebbe una penna speciale, e mente altrettanto dotta quanto profonda; dell’uomo può forse tornare più facile il dire, ma certo riuscirà sempre assai di sotto del merito. Generalmente, nessuno, per quanto elevato e virtuoso, può sottrarsi al dente dell’invidia e, peggio ancora, della calunnia; ma coteste nere guerricciuole, prove perenni della nostra vile e corrotta natura, passano infine tra lo sprezzo e l’obblìo degl’imparziali ed onesti. Poco invero ebbe a temere il Piazzi, e quel poco, anzi che serio, ridicolo e meschino. Si volle — e ’l cennammo — attribuire al caso le sue più meritorie scoperte; tenerlo quasi per geometra modesto, e le stesse cure della tarda età — morì di ottant’anni compiuti — mettergli a carico e disdoro. Viltà insidiosa e ignorante! Cerere, i Cataloghi, il moto sulle stelle, le innumere osservazioni astronomiche sono monumenti del suo sapere profondo, dell’operosità sua

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