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SUE VITTORIE. 49

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'astronomo Giuseppe Piazzi.djvu{{padleft:58|3|0]]cuore a rendermi benevolo quest’uomo ritroso, da cui può dipendere la mia perdità, o il mio trionfo?» Parole di grande ammaestramento per tutti, perchè rivelano precipuamente qnesti due fatti: 1°, che anco i sommi restano talvolta impauriti e disfatti nelle ardue ricerche del vero scientifico; 2°, che, pur di perdurare e volere, si riesce d’ordinario all’ambito trionfo. Volle, e vinse. Da quest’epoca infatti cominciano i trionfi dei pertinaci studi.

La irta ritrosia di Lalande svanì dinanzi l’amorevole docilità del discepolo, dinanzi la proficua assistenza, e il suo vasto sapere; cosicchè se’l tenne in casa propria più che maestro, padre, e non molto passò che il Teatino sentì acquietarsi l’animo, vide serenarsi l’orizzonte, si racconsolò con l’avvenire. Cosicchè Lalande volle in quel tempo, come nota Maurizio Monti[1], fosse consegnato alle stampe quest’elogio di lui: Il travailla avec nous de manière que nous édifie...[2].— Aveva dimorato non più di un anno e mezzo a Parigi: e, non ostante la brevità del tempo, aveva compiuto uno stragrande cammino! Convinto che il sapere non viene solo da’ libri, ma si comunica non poco per le relazioni e il conversare dei dotti, accostossi a’ più notevoli uomini che allora illustravano quella metropoli e la Francia. Onde, oltre il Lalande, il La Place, il La Grange, il de Lambre, Bailly e Teaural, ecc., e’ si ac-

  1. Mss.
  2. Hist. abrégée de l’Astronomie, p. 848.
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