< Pagina:L'edera (dramma).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'edera (dramma).djvu{{padleft:146|3|0]]

Annesa guarda dietro di sè come spaurita.


Cos’è?... Hai sempre paura che ti arrestino?... Se non hai fatto niente di male, non hai nulla da temere.

Annesa.

Io.... non temo per me: temo per gli altri!

Castigu.

Non ti angustiare per gli altri.... Essi sono tranquilli... anche don Paulu, che è tornato di sua volontà.

Annesa

spaventata.

Don Paulu è tornato?

Castigu.

Avrebbe, forse, fatto male?

Annesa

rimettendosi.

Anche voi.... anche voi.... lo credete colpevole!

agitatissima, esaltandosi.

Ma perchè, dopo avermi giurato che nelle grotte sarei stata sicura come nelle viscere di mia madre.... dopo avermi consigliata, in ogni ca-


    — 136 —

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'edera (dramma).djvu{{padleft:146|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.