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Annesa
abbassa il capo per assentire: — poi si alza e si toglie dal capo la benda. |
Paulu
respira sollevato e vorrebbe abbracciarla; ma il ricordo di quanto è avvenuto e di quanto avverrà, lo riprende: — si allontana con rapidità verso la scaletta: — con voce che vorrebbe parer disinvolta esclama uscendo: |
Mamma!... mamma,!... Annesa rimane!
Annesa
che ha scorto non veduta, il movimento di Paulu, si abbandona con disperazione sopra una seggiola; e con l’occhio fisso nel vuoto, con voce scolorita e monotona come pregando: |
La vera penitenza è questa!... Signore, date alla povera edera la forza di avvinghiarsi nuovamente al tronco morto del suo amore....
Cala la tela.
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