< Pagina:L'edera (dramma).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'edera (dramma).djvu{{padleft:48|3|0]]Lo so, sai, che c’è dentro l’oppio!... Con la scusa di farmi dormire, mi avvelenate lentamente.
Annesa.
Se non la volete, lasciatela... e tossite!... Tossite pure!
Zio Zua
tossendo.
Dà qui... e possano avvelenarti anche l’acqua santa!
beve la pozione; e a poco a poco gli si calma la tosse. — |
Annesa tira a metà la tenda; ma in modo che si vede sempre il Vecchio, il quale si addormenta. — Si odono colpi di petardi. — Annesa si fa triste e pensierosa. |
SCENA SETTIMA.
Zio Zua; Annesa; Gantine, dalla cucina.
Gantine
bellissimo giovanetto, allegro, somigliante a Paulu: — dalla soglia. |
Annesa, non dài da mangiare all’ospite?
— 38 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'edera (dramma).djvu{{padleft:48|3|0]]
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.