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II.


Anche Annesa era diventata più triste e taciturna del solito.

Dopo cena Gantine invitò l’ospite povero ad uscire con lui.

— Ora condurremo il cavallo da ziu Castigu, dopo faremo un giro per il paese. Lascia il portone socchiuso, — disse ad Annesa.

— No, davvero! — ella rispose vivacemente. Forse tu starai fuori tutta la notte! Io chiuderò il portone, e tu puoi prenderti benissimo la chiave.

— Va bene, addio, — disse Gantine, cingendole la vita con un braccio. — Tornerò presto, non dubitare.

— Fa quello che credi — ella rispose, respingendolo sgarbatamente.

Oltre il cavallo di Paulu i due giovani portarono via anche la giumenta del venditore di briglie, perchè sotto la tettoja non c’era posto che per un cavallo. E condussero le due bestie nella stalla di un pastore che era stato per molti anni

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