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l’edera 73

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Il messo annunziava, con la sua voce rauca e alta di predicatore, che alle cinque pomeridiane sarebbe cominciata la corsa dei cavalli.

— Primo premio, venti lire in argento e un drappo di broccato fino: secondo premio, dieci lire in argento e un fazzoletto di seta...

Un nugolo di ragazzacci circondava e molestava il messo: uno spingeva la sua audacia fino a battere il tamburo con un bastoncino.

— Terzo premio, uno scudo d’argento e una berretta sarda nuova fiammante. — Ragazzi, levatevimi d’intorno, altrimenti vi distribuisco tanti calci che non vedete dove andate a finire!



Verso le tre pomeridiane Annesa, mentre attraversava l’andito, vide nel vano della porta semiaperta la grossa pancia di prete Virdis. Col suo passo leggero e silenzioso ella corse incontro al vecchio sacerdote, e mentre spalancava la porta, gli sorrise come non gli aveva mai sorriso.

Il sole, che batteva sulla facciata della vecchia casa e illuminava tutta la straducola deserta, penetrò nell’andito e indorò il viso smorto di Annesa. Il prete la guardava intensamente; le sbattè sul

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