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l'ombra del passato | 179 |
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— È malato? Come? Cos’ha?
— Così! È malato.
— Ma che cos’ha? — gridò l’altro stizzito.
— Non lo so. Anche la mia mamma è malata: ha pianto, anche. Il dottore è andato da Marco, poi è venuto da noi. Dice che muore.
— Marco muore?
— No, la mia mamma. Ed anche Marco, forse, — ella aggiunse, pensierosa. — La nonna Suppèi dice che moriamo tutti.
Il giorno dopo Adone andò a trovare Marco: lo vide per un solo momento, e quasi non lo riconobbe: era rosso in viso, ma gli occhi sembravano di vetro. Aveva la polmonite, con febbre a quaranta gradi. Tutta la notte Adone sognò del compagno: ma pensava:
— Eh, domani sarà guarito.
L’indomani Caterina lo attese sull’argine per dirgli tranquillamente:
— Marco è morto.
— Bugiarda! — egli gridò. Ed ebbe voglia di buttarle un sasso, tanto le parole di lei lo irritarono.
— E allora va a vedere! — ella disse, voltandogli le spalle.
Egli non volle credere: si mise a correre, raggiunse alil i due ragazzi che precedevano, li interrogò ansioso. Sì, Marco era morto. Morto! Sparito, per sempre!
Adone non pianse, non si disperò, ma per qualche giorno visse come istupidito.