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186 | l'ombra del passato |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'ombra del passato.djvu{{padleft:190|3|0]]— disse Caterina, un po'’scherzando, un po’ sul serio.
— Sì, davvero, ella crede ai morti! È così balorda! — aggiunse, chiudendo il cassetto.
Ed entrambi risero alle spalle della vecchia Barberina, credendosi già più furbi e spregiudicati di lei. Poi Adone si guardò attorno con curiosità, esaminando le frutta di marmo e le conchiglie che adornavano il tavolo ed il camino. Entro questo, poi, egli vide un mucchio di zoccoli, da uomo e da donna, alcuni veramente civettuoli, foderati di rosso e orlati di pelo.
— Che ne fate? — domandò, curvandosi a guardare.
— La nonna li vendeva, prima, — disse Caterina sollevandone un pajo. — Ora li ha regalati tutti a me. Posso metterli quando voglio. Senti come pesano: ma senti!
Egli dovette contentarla, e convenne che pesavano davvero. Poi se ne andò.
Avrebbe potuto uscire benissimo dalla porta, ma preferì scavalcare nuovamente la finestra!
⁂
Dopo quel giorno la sua amicizia con Caterina si fece più intima. Tognina gli permise di accettare il regalo della moglie del tintore, ed egli andò a riprendere il suo vestito.