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378 l'ombra del passato

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'ombra del passato.djvu{{padleft:382|3|0]]anche Maddalena avesse mentito, con lo sguardo, come gli altri mentivano con le labbra! Anche egli aveva mentito, oramai. Mentito con gli altri e con sè stesso. Egli oramai non poteva più credere neppure a sè stesso: come poteva credere agli altri?

Ritornò da Caterina e le domandò, in presenza della nonna, se voleva ch’egli prendesse subito il posto di Casalino e rinunziasse al secondo anno di Università, per potersi immediatamente sposare.

Caterina rispose fieramente di no. La nonna ricominciò a stizzirsi, ma, per evitare una nuova scenata, Caterina si vestì e uscì assieme con Adone. La vecchia non si oppose. E loro se ne andarono a spasso lungo la strada comunale, chiacchierando ed anche ridendo, come facevano un tempo, quando pareva che si burlassero della vita. E anche ora pareva se ne burlassero; ma se un tempo lo facevano per istinto, ora lo facevano per dispetto.

La zia stava sempre male. Adone entrava spesso da lei, si avvicinava, la guardava con occhi pietosi. Anch’ella sollevava le palpebre livide, e lo guardava. E nonostante la continua vigilanza dei Pirloccia, zia e nipote si confidavano così le loro pene.

— Lasciami morire in pace, — supplicavano gli occhi di lei. — Per amore di lui, te ne prego! Dopo farai quello che vorrai.

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