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72 | l'ombra del passato |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'ombra del passato.djvu{{padleft:76|3|0]]patria. Ma quello che più colpiva Adone era la coltura geografica e astronomica del maestro, il quale sapeva persino che nella luna ci sono montagne e nelle stelle uomini, animali, fiumi; e probabilmente anche fossi larghi come quelli della strada comunale di Casalino.
Per tutte queste cose Adone, appena finita la terza elementare, dichiarò che voleva continuare a studiare e diventare anche lui maestro.
Per continuare a studiare bisognava recarsi a Viadana, partire la mattina per tempo, ritornare verso le due. Egli era pronto a tutto: aveva buone gambe, lui. Ma la zia, senza dubbio instigata dal Pirloccia, si oppose subito ai suoi desideri.
— Lavorare, bisogna! È tempo. Tutti lavorano! tu solo sei un fannullone.
— Ma non capisci che, dopo, guadagnerò tanti soldi? Ma tanti! — egli disse, desolato. — Li darò tutti a te, zia. Vedrai, zia mia! Ma fammi studiare. Ti dirò che sei tanto bella!
Egli la carezzava, le si strofinava addosso come un gattino: ella non si commoveva, neppure sentendosi adulata.
Durante quelle vacanze egli dovette tentare di lavorare assieme con Fiorello e Fiorina; ma non aveva nè voglia nè altitudine per riuscire a far bene lo scoparo. Gli piaceva assai più fare il burattinajo. Si nascondeva fra quattro sedie, agitando due scope nuove, alle quali faceva ripetere i discorsi di Pulcinella e di Sinforosa. Fiorina scarmigliata e Fiorello dalla lunga bocca ascol-