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90 | l'ombra del passato |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|L'ombra del passato.djvu{{padleft:94|3|0]]prevosto in chiesa: le cose che diceva, però, sembravano ben diverse. Egli non nominava Dio nè il purgatorio. Adone non capiva bene: ricordò sempre che l studente a un tratto prese in mano un rotolo di zolfanelli e disse:
— Proprio così, vedete. Sì. Se noi mettiamo questi zolfanelli sparsi qua e là, uno per uno valgono niente, mentre così uniti valgono trenta centesimi. L’unione fa la forza, non solo, ma anche il valore.
E il fabbro accennò di sì.
Un’altra volta Davide prese il peker e un altro bicchiere piccolo, e li mosse in diverse guise, allontanandoli e avvicinandoli sul tavolo.
Questo è il capitalista (il peker), questo il piccolo industriale (il bicchiere). Mentre il primo può viaggiare in treno e far trasportare rapidamente la sua merce, il piccolo industriale, — e tutti voi lo sapete. — è costretto a viaggiare col suo carrettino. Egli e la sua merce arrivano quando l’altro ha già conquistato il mercato.
Sison agitò la mano, come per dire: — altro che!
Ma poi Adone si annoiò: usci in punta di piedi e andò a domandare a Carissima che cosa tutto questo significava.
Sono i socialisti, — disse la sarta con accento di mistero. Ma non seppe dirgli altro.