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278 la natura

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  Mira oltre ciò quel che comprende e abbraccia
432Tutta quanta la terra e sopra e intorno:
Se, come afferma alcuno, ei di sè stesso
Genera tutto, e ciò che muore accoglie,
435Nativo è desso, ed ha mortale il corpo:
Poichè ciò che di sè nutre ed accresce
Qualc’altra cosa, è forza pur che scemi,
438E si ristori, ove altra cosa accolga.
  Se non ebbero in oltre alcuna origine
La terra e il cielo, e furon sempre eterni,
441Perchè mai pria de la tebana guerra
E del trojano eccidio altri poeti
Non cantâro altri eventi? e come caddero
444Tante gesta di eroi, nè in parte alcuna,
Sopra ad eterni monumenti impressa,
La fama di tant’opre anco fiorisce?
447Sì, tutto, a parer mio, giovine è ancora,
Novello è il mondo, e non assai remota-
mente nel tempo i suoi natali egli ebbe:
450Onde s’ingentiliscono tuttora
E si accrescon talune arti; si aggiungono
Nuovi attrezzi a’ navigli; altri or s’inventano
453Musicali stromenti; e in fin pur questa
Natura e le sue leggi intime or ora
Trovate fûro, ed or tra’ primi io primo
456Nel mio patrio sermon volger le posso.


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