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libro primo 51

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735Tanto più condensarsi e più gagliarde
Le lor forze mostrar posson le cose.
  Se alcun termine poi non fu prescritto
738Al frangere de’ corpi, egli è pur forza
Ch’altri da tempo eterno a l’altre cose,
Non tocchi ancora da nessun periglio,
741Sopravvivan; però che non si accorda
Di fragile natura esser dotati,
E vessati da impulsi innumerevoli
744Poter restare eternamente illesi.
E infin, già che a le cose è stabilito
Secondo il gener loro un termin fisso
747Di aumentare e custodir la vita,
Ed il modo e la forza onde ciascuna
Emergere a la vita e crescer possa,
750E quel che valga ognuna e che non valga
È da la legge natural sancito,
Nè può nulla mutar da’ suoi composti,
753A tal che con lo stesso ordine pinte
Mostra nel corpo suo le macchie istesse
Proprie a la specie ogni diverso augello,
756Immutabile corpo avere al certo
Deggiono i semi: chè se mai potessero
De le cose i principj unqua sconfitti
759Per diversa ragion mutar natura,
Incerto inver saría ciò che mai possa
Nascere, o no; per qual ragion finito


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