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NEEMIA, 4. di Gerusalemme. ma i principali d’infra loro non sottomisero il coUo al servigio del lor Signore. (j E Gioiada, figliuolo di Pasea, e ]Iesullam, figliuolo di Besodia, ristorarono la porta vecchia. Essi le fecero i suoi palchi, e posarono le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre.

E allato a loro ristorarono Melatia Gabaonitii,

e ladon Meronotita, con que’ di Gabaon, e di Mispa, presso al seggio del governatore di qua dal fiume.

E allato ad esso ristoro Uzziel, figliuolo

di Harhoia, con gli orafi; e allato a lui ristoro Hanania, oh’era de’ profumieri. E Gerusalemme f u lasciata come era, fine in capo del muro largo.

E allato a coloro ristoro Eefaia, figliuolo

di Hur, capitano della meta della contrada di Gerusalemme.

E allato a loro, e dirimpetto alia sua

casa, ristoro Icdaia, figliuolo di Harumaf; e allato a lui ristoro Hattus, figliuolo di Hasabneia.

Malchia, figliuolo di Harim, e Hassub,

figliuolo di Pahat-Moab, ristorarono un doppio spazio, ed anche la torre de’ forni.

E allato a loro ristor6 Sallum, figliuolo

di Lohes, capitano dclP ultra meta (ielJa contrada di Gerusalemme, con le sue figliuole.

E Hanun, e gli abitanti di Zanoa

ristorarono la porta della valle; essi la fabbricarono, e posarono le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre; e insieme mille cubiti del muro, fino alia porta del letame.

E Malchia, figliuolo di Recab, capitano

della contrada di Bet-cherem, ristor6 la porta del letame; egli la f ablirico, e pose le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre.

E Sallum, figliuolo di Col-hoze, capitano

della contrada di Mispa, ristoro la porta della fonte; cgli la fabbrico, e la coperse, e poso le sue porte, i suoi serrami, e le sue sbarre; e insicrne il muro dell’acquidotto di Sela, verso V orto del re, e fino a’ gradi, che scendono dalla Citt^ di Davide.

Dopo lui Neemia, figliuolo di Azbuc,

capitano della meta della contrada di Betsur, ristoro fin dirimpetto alle sepolture di Davide, e fino alio stagno fatto per arte, e fino alia casa de’ prodi.

Dopo lui ristorarono i Leviti, Rehum,

figliuolo di Bani; e allato a lui ristor6 Hasabia, capitano della meta della contrada di Cheila, lungo la sua contrada.

Dopo lui ristorarono i lor fratelli,

Bavvai, figliuolo di Henadad, capitano dell’altra meta della contrada di Cheila.

E allato a lui Ezer, figliuolo di lesua,

capitano di Mispa, ristoro un doppio spazio, dirimpetto alia salita dell’armeria del cantone.

Dopo lui Baruc, figliuolo di Zaccai,

s’inanmio, e ristor^ doppio spazio, dal cantone fino all’entrata della casa di Eliasib, sommo sacerdote.

Dopo lui ]Ieremot, figliuolo di Uria,

figliuolo di Cos, ristor5 altresi doppio spazio, dair entrata della casa di Eliasib, fino all’estremita di essa.

E dopo lui, ristorarono i sacerdoti

che abitavano nella pianura.

Dopo loro ristorarono Beniamino, e

Hassub, dirimpetto alia lor casa. Dopo loro, Azaria, figliuolo di Maaseia, figliuolo di Anania, ristoro presso alia sua casa,

Dopo lui, Binnui, figliuolo di Henadad,

ristoro doppio spazio, dalla casa di Azaria fino alia rivolta, e fino al canto. o Palal, figliuolo di Uzai, ristoro dalla rivolta, e dalla torre, che sporgeva infuori <lair alta casa del re, ch’era presso al cortile della prigione. Dopo lui ristoro Pedaia, figliuolo di Paros.

E i Netinei che abitavano in Ofel,

ristorarono fino allato della porta delIc acque, verso Oriente, e la torre sporta in fuori.

Dopo loro, i Tecoiti ristorarono doppio

spazio, d’allato alia torre grande sporta in fuori, fino al muro di Ofel.

I sacerdoti ristorarono d’appresso

alia porta de’ cavalli, ciascuno dirincontro alia sua casa.!) Dopo loro, Sadoc, figliuolo d’Immer, ristoro dirincontro alia sua casa. E dopo lui, ristoro Bemaia, figliuolo di Secania, guardiano della porta orientalc.

Dopo lui, Hanania, figliuolo di Selemia,

e Hanun, sesto figliuolo di Salaf, ristorarono doppio spazio. Dopo loro Mesullam, figliuolo di Berechia, ristor6 dirincontro alle sue camere.

Dopo lui, Malchia, figliuolo di un

orafo, ristoro fino alia casa de’ Netinei, e de’ mercatanti d’aromati, allato alia porta della carcere, e fino all’alta sala del cantone.

E fra l’alta sala del cantone, e la

porta delle pecore, ristorarono gli orafi, e i mercatanti di aromati. Congiura del ncmici; Neemia arma il popolo. A OR A, quando Sanballat udi che noi ^ edilicavamo il muro, si adiro, e sdegno grandemente; e si fece befl’e de’ Giudei;

E disse in presenza de’ suoi fratelli, e

della gente di guerra di Samaria: Che fanno cotesti spossati Giudei? lasceransi fare? permetterassi che sacrifichino / perMcfterassi oggi che forniscano f opera? faranno essi risorgere da’ mucchi della polvere le pietre che sono state arse?

E Tobia Ammonita, cW era presso di

lui, disse: Avvegnache edifichino, non ci vuole che una volpe che saiga, per rompere

il lor muro di pietra.

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