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La guardia della cittd.
NEEMIA, 7. Censimcnto degli Israelitifare che io mi spaventassi, e facessi cosi covie cgli diceva, e commettessi peccato; onde avessero alcun soggetto di spargere alcuna cattiva fama, per vituperarmi.
Ricordati, o Dio mio, di Tobia e di
Sanballat, secondo quest’opere di ciascun di loro. Ricordati anche della profetessa Noadia, e degli altri profeti che hanno cercato di spaventarmi.
Or le mura furono finite al venticinquesimo
giorno di Elul, nello spazio di cinquantadue giorni.
E quando tutti i nostri nemici ebbero
cib inteso, e tutte le nazioni ch’erano d’intorno a noi F ebber veduto, si videro grandemente scaduti; e riconobbero che quest’opera era stata fatta dair Iddio nostro.
A que’ di ancora andavano e venivano
lettere di molti notabili di Giuda a Tobia, e di esse a loro;
Perciocche molti in Giuda erano in
giuramento con lui; conciossiach^ egli fosse genero di Secania, figliuolo di Ara; e lohanan, suo figliuolo, avea presa per moglie la figliuola di Mesullam, figliuolo di Berechia.
E anche in presenza mia raccontavano
le sue virtu, e gli palesavano i miei ragionamenti. E Tobia mandava lettere per ispaventarmi. Za guardia della citta — Censimento degli Israeliti tornati con Zorobabel. ’Z ORA, dopo che le mura furono riedifi• cate, e che io ebbi posate le reggi, e che furono costituiti i portinai, i cantori ed i Leviti ne’ loro ufficii;
Io commisi la guardia di Gerusalemme
a Hanani, mio fratello; e a Hanania, mastro del palazzo (conciossiache veraniente egli fosse uomo leale, e temesse Iddio" più che molti altri);
E dissi loro: Non apransi le porta di
Gerusalemme, finche il sole non si cominci a riscaldare; e mentre quelli che avranno fatta la guardia saranno ancora quivi presenti, serrinsi le porte, e abbarratele voi; e oltre a cio, dispongansi le guardie degli abitanti di Gerusalemme, ciascuno alia sua vicenda, e ciascuno dirimpetto alia sua casa.
Or la cittk era anipia e grande, e vi
era poco popolo dentro, c le case non erano riedificate.
E r Iddio mio mi mise in cuore d’a^unar
gli uomini notabili, i magistrati, e il popolo, per descriver^^ secondo le lor genealogie. Ed io trovai il libro della descrizione di quelli ch’erano ritornati la prima volta^; e in esso trovai scritto cost:
Questi son que’ della provincia che
ritornarono dalla cattivita, d’infra i prigioni che JSJebucadnesar, re di Babilonia, trasporto; e i quali se ne rivennero in Gerusalemme, e in Giuda, ciascuno alia sua citt^’
I quali vennero con Zorobabel, lesua,
Neemia, Azaria, Raamia, Nahamani, Mardocheo, Bilsan, Misperet, Bigvai, Nehum, e Baana. II numero degli uomini del popolo d’Israele, era guesto:
I figliuoli di Paros erano due mila censettantadue; I figliuoli di Sefatia, trecensettantadue; I figliuoli di Ara, seicencinquantadue; figliuoli di Pahat-Moab, divisi ne’ figliuoli
di lesua, e di loab, due mila ottocendiciotto;
I figliuoli di Elam, mille dugencinquantaquattro; I figliuoli di Zattu, ottocenquarantacinque; I figliuoli di Zaccai, settecensessanta; I figliuoli di Binnui, seicenquarantotto; I figliuoli di Bebai, seicenventotto; I figliuoli di Azgad, due mila trecenventidue; I figliuoli di Adonicam, seicenses’santasette; I figliuoli di Bigvai, due mila sessantasette; I figliuoli di Adin, seicencinquantacinque; I figliuoli di Ater, per Ezechia, novantotto; I figliuoli di Hasum, trecenventotto; I figliuoli di Besai, trecenventiquattro; I figliuoli di Harif, centododici; 1 ligiiuoli di Ghibon, novantacinque; Gli uomini di Bet-lehem e di Netofa,
centottantotto;
Gli uomini di Anatot, cenventotto; Gli uomini di Bet-azmavet, quarantadue; Gli uomini di Chiriat-iearira, di Chefira,
e di Beerot, settecenquarantatre;
Gli uomini di Rama e di Gheba, seicenventuno; (xli uomini di Micmas, cenventidue; Gli uomini di Betel e d’Ai, cenventitre; Gli uomini dell’altra Nebo, cinquantadue; I figliuoli d’un altro Elam, mille
dugencinquantaquattro;
I figliuoli di Harim, trecenventi; I figliuoli di Gerico, trecenquarantacinque; I figliuoli di Lod, di Hadid, e d’One,
settecenventuno;
I figliuoli di Senaa, tremila novecentrenta;
" Es. 18. 21. ^ Esd. 2. 1, ecc.