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"Acquista la Sapienza.^
PEOVEEBI, 4, " Guarda il tuo cuore.^ Non negare il bene a quelli a cui 6 dovuto, quando e in tuo potere di far/o".
Non dire al tuo prossimo: Va, e torna,
e domani te lo dar6, se tu f hai appo te.
Non macchinare alcun male contro
al tuo prossimo che abita in sicurtk teco.
Non litigar con alcuno senza cagione,
s’egli non ti ha fatto alcun torto *.
Non portare invidia all’uomo violento,
e non eleggere alcuna delle sue vie.
Perciocche l’uomo perverso e cosa abbominevole
al Signore; ma egli comunica il suo consiglio con gli uomini diritti *’".
La maledizione del Signore e nella
casa dell’empio; ma egli benedirk la stanza de’ giusti.
Se egli schernisce gli schernitori, dk
altresi grazia agli umili ^K
I savi possederanno la gloria; ma gli
stolti se ne portano.ignominia. Esortazione ad acqitistar la Sapienza e ad allontanarsl dalle vie del peccatori. A FIGLIUOLI, ascoltate l’ammaestra^ mento del padre; e siate attenti, per conoscere la prudenza.
Perciocche io vi ho data buona dottrina,
non lasciate la mia legge.
Perciocche io ancora sono stato figliuol
di mio padre, tenero, e unico appresso mia madrc.
Ed esso mi ammaestrava, c mi diceva:
II tuo cuore ritengale mie parole; osserva i miei comandamenti, e tu viverai.
Acquista sapienza, acquista prudenza;
non dimenticare i detti della mia bocca, e non rivolgertene indietro.
Non abbandonar lu sapienza, ed ella ti
preserver^,; amala, ed ella ti guardera.
La sapienza e la principal cosa; acquista
la sapienza; e al prezzo di tutti i tuoi beni, acquista la prudenza/.
Esaltala, ed ella ti jnnalzeras • ella ti
glorifichera, quando tuF avrai abbracciata.
Ella ti mettera in sul capo un iregio di
grazia; e ti dara una corona d’ornamento.
Ascolta, iigluiol mio, e ricevi i miei
detti; e anni di vita ti saranno moltiplicati.
Io ti ho ammaestrato nella via della
sapienza; io ti ho inviato ne’ sentieri della dirittura.
Quando tu camminerai, i tuoi passi
non saran ristretti; e se tu corri, tu non incapperai.
Attienti all’ammaestramento, non
lasciar^o; guardalo, perciocche esso e la tua vita.
Non entrare nel sentiero degli empi^;
e non camminar per la via de’ malvagi.
Schifala, non passar per essa; stornatene,
e passa oltre.
Perciocche essi non possono dormire,
se non hanno fatto qualche male; e il sonno s’invola loro, se non hanno fatto cader quaicuno.
Conciossiache mangino il pane delI’empietk,
e bevano il vino delle violenze.
Ma il sentiero de’ giusti e come la luce
che spunta, la quale va vie più risplendendo, finche sia chiaro giorno.
La via degli empi e come una caligine; essi non sanno in che incappano.
_ 20 Figliuol mio, attendi alle mie parole,; inchina l’orecchio tuo a’ miei detti.
Non dipartansi quelli giammai dagli
ocelli tuoi; guardali in mezzo del tuo cuore;
Perciocche son vita a quelli che li trovano,
e sanitk a tutta la lor carne.
Sopra ogni guardia, guarda il tuo
cuore; perciocche da esso precede la vita.,Eimuovi da te la perversita della bocca, e allontana da te la perversity delle labbra.
Gli occhi tuoi riguardino diritto davanti
a te, e le tue palpebre dirizzino la lor mira dinanzi a te.
Livella il sentiero de’ tuoi piedi, c
sieno addirizzate tutte le tue vie.
Non dichinar ne a destra, no a sinistra;
rimuovi il tuo pie dal male *’. K FIGLIUOL mio, attendi alia mia say pienza, inchina il tuo orecchio al mit) intendimento;
Acciocche tu osservi gli avvedimenti,
e che le tue labbra conservino lascienza.
Perciocche le labbra della donna straniera’
stillano favi di mele, e il suo palato e più dolce che olio;
Ma il tine di essa e amaro come assenzio,
acuto come una spada a due tagli.
I suoi piedi scendono alia morte; i suoi
passi fanno capo all’inferno.
I suoi sentieri sono vaganti, senza clic
tu te ne avvegga; che talora tu non livelli la via della vita.
Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, e
non vi dipartite da’ detti della mia bocca.
Allontana la tua via da essa, e non accostarti
all’uscio della sua casa;
Che talora tu non dia il tuo onore agli
stranieri, e gli anni tuoi al crudele;
Che talora i forestieri non si saziino
delle tue facolta; e che le tue fatiche non vadano nella casa dello stnaio;
U che tu non rutigi alia tine, quando
la tua carne e il tuo corpo saranno consumati;
E non dica: Come ebbi io in odio
r ammaestramento? e come rigetto il mio cuore la correzione?
E come non ascoltai la voce di quelli
che mi ammaestravano, e non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano.’ "Gal. 6. 10. Luc. 10. 42.
- Rom. 12. 18.
- Sal. 1. 1.
’ Sal. 23. 14. ’^ Giov. 12. 35.
"^ Giac. 4. 6. i Rom. 12. 9. ’ Ef. fi. 4. / Mat. 13. 41.
’Prov. 2. ICerif.