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Discorsi morali

PROVERBI, 24. su varii soggetti.mente; e chi avrà generate un savio, ne avrà allegrezza. 25 Fa che tuo padre e tua madre si rallegrino; e che quella che ti ha partorito gioisca.

Fighuol mio, recami il tuo cuore, e

gh ocelli tuoi guardino le mie vie.

Perciocche la meretrice e una fossa

profonda, e la straniera un pozzo stretto.

E anche ella sta agli agguati, come

un ladrone; e accresce %l numero de’ malfattori fra gli uomini.

A cui avvengono i guai? a cui i lai?

a cui le contese? a cui i rammarichi? a cui le battiture senza cagione? a cui il rossore degli occhi?

A quelli che si fermano lungamente

appresso il vino; a quelli che vanno cercando da mescere.

Non riguardare il vino, quando rosseggia,

quando sf avilla nella coppa, e canimina diritto.

Egli mordera alia fine come il serpen

te, e pungera come F aspido.

Allora gli occhi tuoi vedranno cose

strane, e il tuo cuore parlera cose stravolte.

E tu sarai come chi giace in mezzo

al mare, e come chi dorme in su la cima dell’albero della nave.

Tii dirai: Altri mi ha bafctuto, ed io

non ne ho sentita la doglia; altri mi ha pesto, ed io non me ne sono avveduto; quando mi risveglier6? io tornerd a cercarlo ancora.: ^^^ portare invidia agli uomini ^"^ malvagi", e non desiderare di esser con loro.

Perciocche il cuor loro macchina rapina,

e le lor labbra parlano d’iniquity.

La casa sark edificata per sapienza,

e sara stabilita per prudenza.

E per conoscimento le camere saranno

ripiene di beni preziosi e dilettevoli, d’ogni maniera.

L’uomo savio e forte; e l’uomo intendente

e possente di forza.

Perciocche con prudenti consigli tu

farai la guerra; e la salute e posta in moltitudine di consiglieri.

Le sapienze son troppo alte perlo stolto; egli non aprira la bocca nella porta.
Chi divisa far male sara chiamato uomo

malizioso.

II pensiero di stoltizia e peccato; e Io

schernitore e V abbominio degli uomini.

Se tu ti rallenti nel giorno deUa distretta,

le tue forze saranno corte.

Se tu ti rattieni di riscuoter quelli

che son tratti alia morte, e quelli che stanno in forse di essere uccisi;

Perchd tu dica: Ecco, noi non sappiamo

che ci6 sia; colui che pesa i cuori non vi porrk egli mente? e it guardiano dell’anima tua non Io conoscerk egli, e non rendera egli a ciascuno secondo le sue opere ?

Fighuol mio, mangia pure del mele;

perciocche egli e buono; e del favo del mele, che e dolce al tuo palato:

Tal sard la conoscenza della sapienza

all’anima tua, cjuando tu l’avrai trovata; e vi sara premio, e la tua speranza non sark troncata.

O empio, non insidiar l’abitacolo del

giusto, non guastare il suo ricetto.

Perciocche il giusto cade sette volte,

e si rileva; ma gli empi ruinano nel male.

Non rallegrarti, quando il tuo neraico

sark caduto; e quando egli sara ruinato, il cuor tuo non ne gioisca; IS Ch6 talora il Signore nol vegga, e che cid non gli dispiaccia, e ch’egli non istorni l’ira sua d’addosso a lui.

Non adirarti per li maligni; non portare

invidia a^li empi.

Perciocche non vi sara premio alcuno

per Io malvagio; la lampana degli empi sark spenta*

Figliuol mio, temi il Signore e il re ’^;

non rimescolarti co’ rapportatori.

Perciocche in un momento sorgera la

loro calamita; e chi conosce la ruinap?’ocedente d’amendue loro?

Queste cose ancora son per li savi.

Ei non e bene di aver riguardo alia quahtk delle persone in giudicio *’,

I popoU malediranno, e le nazioni

esecreranno colui che dice all’empio: Tu sei giusto., Ma quelli che Io gastigano saranno grati; e benedizione di bene verra sopra loro.

Chi risponde parole diritte bacia le

labbra.

Ordina le tue faccende fuori, e mettile

in assetto ne’ tuoi campi; e poi edificherai la tua casa.

Non essere testimonio contro al tuo

prossimo senza cagione/; e vorresti tu subornare alcuno con le tue labbra?

Non dire: Come egli ha fatto a me,

cosi faro a lui; io rendero a costui secondo r opera sua^.

Io passai gid presso al campo del pigro,

e presso alia vigna dell’uomo scemo di senno;

Ed ecco, amendue erano tutti montati

in ortiche, i cardi ne aveano coperto il disopra, e la lor chiusura di pietre era ruinata ,

E io, riguardando cid, vi posi mente;

vedutoZo, oie presi ammaestramento.

Dormendo un poco, sonnecchiando

" Sal..S7. 1, ecc.; 73. 3. b Rom. 2. 6. " Mic. 7. 8. <«1 Piet. 2. 17. /Ef.4.25. «’ Mat. 5. 38-1-t. Rom. 12. 19. * Gen. 8. 19.

  • Lev. 19. 15.
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