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Altri proverbi

PROVERBI, 25, 26. di Salomone.un poco, piegando un poco le mani per riposare; 34 La tua povertà verrà come un viandante, e la tua inopia come uno scudiere. Altri proverbi di Salomone, raccolti al tempo di Ezechia. OK QUESTE ancora son sentenze di ^^ Salomone", le quali gli uoraini di Ezechia, re di Giuda, estrassero.

La gloria di Dio e di celar la cosa*;

ma la gloria dei re e d’investigare la cosa.

L’altezza del cielo, e la profondita

della terra, e il cuor dei re, non si possono investigare.

Togli le schiume dell’argento, e ne

riuscirk un vaso all’orafo.

Eimuovi V empio d’innanzi al re, e il

trono di esso sara stabilito con giustizia.

Non fare il vanaglorioso in presenza

del re, e non istar nel luogo de’ grandi;

Perciocch6 val meglio che ti si dica:

Sali qua; chesetufossi abbassatodavanti al principe, che gli occhi tuoi hanno "veduto .

Non uscir subitamente alia contesa*^;

ch^ talora alia fin d’essa tu non faccia qualche cosa, quando il tuo prossimo ti avrk fatta vergogna.

Dibatti la tua lite col tuo prossimo^;

ma non palesare il segreto di un altro;

Che talora chi ti ode non ti vituperi, e

che la tua infamia non possa essere riparata.

La parola detta in modi convenevoli

e simile a pomi d’oro tra figure d’argento.

II savio riprenditore a un orecchio

ubbidiente e un monile d’oro, e un ornamento d’oro finissirao..3 II messo fedele e, a quelli che lo mandano, come il fresco della neve in giorno di ricolta; e ristora l’anima de’ suoi padroni.

L’uomo che si gloria falsamente di

liberalita e simile alle nuvole, e al vento senza pioggia.

II principe si piega con sofferenza, e

la lingua dolce rompe le ossa.

Se tu trovi del mele, mangiar/equanto

ti basta; ch3 talora,»e tu te ne satolli, tu nol vomiti fuori.

Metti di rado il pie in casa del tuo

prossimo; che talora egli non si sazii di te, e ti odii.

Un uomo che dice falsa testimonianza

contro al suo prossimo e come un martello, una spada, e una saetta acuta.

La confidanza che si pone nel disleale,

e in giorno di afflizione un dente rotto, e un pie dislogato.

Chi canta canzoni presso di un cuor

dolente e come chi si toglie la vesta d’addosso in giorno di freddo, e come V aceto sopra il nitro/.

Se colui che ti odia ha fame, dagli da

mangiar del pane; e se ha sete, dagli da here dell’acqua^;

Perciocche cost tu gli metterai delle

brace in su la testa; e il Signore te ne fara la retribuzione.

II vento settentrionale dissipa la

pioggia; e il viso sdegnoso la lingua che spar la di nascosto.

Meglio vale abitare sopra il canto di

un tetto, che con una moglie rissosa in casa comune.

Una buona novella di lontan paese e

come acqua fresca alia persona stanca e assetata.

11 giusto che vacilla davanti all’empio,

e una fonte calpestata, e una vena d’acque guasta..27 II mangiar troppo mele non e bene, e r investigar colui cite e la gloria degli uomini t cosa gloriosa..28.L’uomo, il cui animo non ha ritegno alcuno, e una citta sfasciata, senza mura. OjP COME la neve non si conviene alia _ ’^ state, ne la pioggia al tempo della ricolta, cosi la gloria non si conviene alio stolto..2 Come il passero vaga, e la rondinella vola, cosi la maledizione data senza.cagione non avverra. 3 La sferza al cavallo, e il capcstro all’asino, e il bastone al dosso degli stolti. - 4 Non rispondere alio stolto secondo la sua follia; che talora anche tu non gli sii agguagliato.

Eispondi alio stolto, come si conviene

alia sua follia’; che talora non gli paia d’esser savio.

Chi si taglia i piedi ne beve l’ingiuria;

cosi avviene a chi raanda a far de’ messi per uno stolto.

Lo zoppo zoppica delle sue due gambe;

cosi fa la sentenza nella bocca degh stolti.

Chi da gloria alio stolto fa come chi

gittasse una pietra preziosa in una mora di sassi.

La sentenza nella bocca degli stolti e

come una spina, che sia caduta in mano a un ebbro.

I grandi tormentano ognuno, e prezzolano

stolti, e salariano passanti.

Come il cane ritorna al suo vomito^

cosi lo stolto reitera la sua follia.

Hai tu veduto un uomo che si reputi

savio? vi e maggiore speranza d’uno stolto che di lui"’. " 1 Re 4..32. i Rom. 11..^3. ’ Luc. 14. 8, ecc. / Rom. 12. 15. - 3 Mat. 5. 44, ecc. Rom. 12. 20..’2Piet.’i.22. ’" Rom. 12. 1J3. Apoc. 3. 17..541 Prov. 17. 14. " Mat. 5. 25; 18. 15.

Deut. 23. 5. i Mat. IG. 1— 4; 21. 21— 27,

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