Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Altri proverbi
PROVERBI, 27, 28; di Salomone. II pigro dice: H leopardo e in su la strada, il leone e per le campagne.
Come V iiscio si volge sopra i suoi
arpioni, cosi si volge il pigro sopra il suo letto.
H pigro nasconde la mano nel seno;
egli dura fatica a trarlafuori per reca^’se^a alia bocca.
Al pigro par di esser savio piii che
sette che danno risposte di prudenza.
Colui che passando trascorre in ira
per una questione che non gli tocca, e come chi aft’erra un cane per gli orecchi.
Quale e colui che, infignendosi di
scherzare, avventa razzi, saette, e cose mortif ere;
Tale d colui che inganna il suo prossimo,
e dice: Non ischerzo io"?
II fuoco si spegne, quando mancano
legne; cosi le contese si acquetano, quando non vi son rapportatori.
II carbone e per far brace, e le legne
’per far fuoco; e l’uomo rissoso per accender contese. ’
Le parole del rapportatore paiono
lusinghevoli; ma scendono fin dentro al ventre.
Le labbra ardenti, e il cuor malvagio,
S071 come schiuma d’argento impiastrato sopra un testo.
Chi odia s’infigne nel suo parlare,
ma cova la frode nel suo interiore;
Quando egli parlerk di una voce graziosa,
non fidartici; perciocch^ egli ha sette scelleratezze nel cuore.
L’odio si copre con inganno; ma la
sua malignita sara palesata in plena raunanza.
Chi cava una fossa cadera in essa; e
se alcuno rotola una pietra ad alto, ella gli tornera addosso.
La lingua bugiarda odia quelli ch’ella
ha fiaccati; e la bocca lusinghiera produce ruina. OU NON gloriarti del giorno di domani; ^ • perciocche tu non sai cio che il giorno partorira.
Loditi lo strano, e non la tua propria
bocca; lo straniero, e non le tue proprie labbra.
Le pietre son pesanti, e la rena e grave;
ma r ira dello stolto e più pesante che amendue quelle cose.
La collera e una cosa crudele, e l’ira
una cosa strabocchevole; e chi potrk durar davanti alia gelosia?
Meglio vale riprensione palese, che
amore occulto.
Le ferite di chi ama son leali; ma i
baci di chi odia sono simulati.
La persona satoUa calca il favo del
mele; ma alia persona affamata ogni cosa amara e dolce. PROVERBI, 27, 28; di Salomonc.
Quale e uccelletto, che va ramingo
fuor del suo nido, tale ^ l’uomo che va vagando fuor del suo luogo.
L’olio odorifero e il profumo rallegrano
il cuore; cosi /a la dolcezza dell’amico dell’uomo per consigho cordiale.
Non lasciare il tuo amico, ne V amicct
di tuo padre; e non entrare in casa del tuo fratello nel giorno della tua calamita; meglio vale un vicino presso, che un fratello lontano.
Figliuol mio, sii savio, e rallegra il
mio cuore; ed io avr6 che rispondere a colui che mi fark vituperio.
L’iiomo aweduto, veggendo il male,
si nasconde; ma gli scempi passano oltre, e ne portano la pena.
Prendi pure il vestimento di chi ha
fatta sicurta per lo strano; e prendi pegno da lui per la straniera.
Chi benedice il suo prossimo ad alta
voce, levandosi la mattina a buon’ora, cib gli sara reputato in maledizione.
Un gocciolar continuo in giorno di
gran pioggia, e una donna rissosa, e tutt’uno.
Chi vuol tenerla serrata pubblica di
voler serrar del vento, e dell’olio nella sua man destra.
II ferro si pulisce col ferro; cosi l’uomo
pulisce la faccia del suo prossimo.
Chi guarda il fico ne mangia il frutto<^;
cosi chi guarda il suo signore sara onorato.
Come r acc^ua rappresenta la faccia
alia faccia; cosi il cuor dell’uomo rappresenta r uomo all’uomo.
II sepolcro, e il luogo della perdizione,
non son giammai satolli; cosi anche giammai non si saziano gli occhi dell’uomo.
La coppella e per l’argento, e il fornello
per l’oro; ma F uomo e provato per la bocca che lo loda.
Avvegnache tu pestassi lo stolto in
un mortaio, col pestello, per mezzo del grano infranto, la sua follia non si dipartirebbe per5 da lui*^.
Abbi diligenteraente cura delle tue
pecore, metti il cuor tuo alle mandre.
Perciocche i tesori non durano in
perpetuo; e la corona e ella per ogni etk?
II fieno nasce, e l’erbaggio spunta, e
le erbe de’ monti son raccolte.
Gli agnelli so7v per lotuo vestire, e i
becchi sono il prezzo di un campo.
E r abbondanza del latte delle capre
h per tuo cibo, e per cibo di casa tua, e per lo vitto delle tue serventi. che alcuno stanno sicuOQ GLI empi fuggono, senza ^^ li perseguiti; ma i giusti s ri, come un leoncello. 2 Come il paese, per li suoi misfatti, cangia spesso di principe; cosi, per amor ■ Ef. 5. 4. * Luc. 12. 19, 20. Giac. 4. 13, ecc. 542
• Gal. 2. 14. d 1 Cor. 9. 7. * Ger. 5. S.