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Lo scherno dei nemici. | LAMENTAZIONI, 3. | Dolore di Geremia. |
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14 I tuoi profeti ti han vedute visioni di vanità, e di cose scempie[1]; e non hanno scoperta la tua iniquità, per ritrarti di cattività, e ti hanno veduti carichi di vanità, e traviamenti.
15 Ogni viandante si è battuto a palme per te; ha zufolato, e ha scosso il capo contro alla figliuola di Gerusalemme, dicendo: È questa quella città, che diceva esser compiuta in bellezza, la gioia di tutta la terra[2]?
16 Tutti i tuoi nemici hanno aperta la lor bocca contro a te; han zufolato, e digrignati i denti; han detto; noi l’abbiamo inghiottita; questo è pur quel giorno che noi aspettavamo, noi l’abbiam trovato, noi l’abbiam veduto.
17 Il Signore ha fatto ciò ch’egli avea divisato; egli ha adempiuta la sua parola, ch’egli avea ordinata già anticamente[3]; egli ha distrutto, senza risparmiare; ed ha rallegrato di te il nemico, ed ha innalzato il corno de’ tuoi avversari.
18 Il cuor loro ha gridato al Signore: O muro della figliuola di Sion, spandi lagrime giorno e notte, a guisa di torrente; non darti posa alcuna; la pupilla dell’occhio tuo non resti.
19 Levati, grida di notte, al principio delle vegghie delle guardie; spandi il cuor tuo, come acqua, davanti alla faccia del Signore[4]; alza le tue mani a lui, per l’anima de’ tuoi piccoli fanciulli, che spasimano di fame, ad ogni capo di strada.
20 Vedi, Signore, e riguarda a cui tu hai giammai fatto così; conviensi che le donne mangino il lor frutto, i bambini ch’esse allevano[5]? Conviensi che nel santuario del Signore sieno uccisi sacerdoti e profeti?
21 Fanciulli e vecchi son giaciuti per terra in su le strade; le mie vergini, ed i miei giovani son caduti per la spada[6]; tu hai ucciso nel giorno della tua ira, tu hai ammazzato, tu non hai risparmiato.
22 Tu hai chiamati, d’ogn’intorno, i miei spaventi, come ad un giorno di solennità; e nel giorno dell’ira del Signore, niuno si è salvato, nè è scampato; il mio nemico ha consumati quelli che io aveva allevati, e cresciuti.
Dolore di Geremia; egli invita il popolo a riconoscere il suo peccato e a rivolgersi a Dio, per ottener compassione.
3 Certo, egli mi ritorna addosso, e rivolge la sua mano contro a me tuttodì.
4 Egli ha fatta invecchiar la mia carne, e la mia pelle; egli mi ha fiaccate le ossa.
5 Egli ha fatti degli edificii contro a me, e mi ha intorniato di tosco e di affanno.
6 Egli mi ha fatto dimorare in luoghi tenebrosi, a guisa di quelli che son morti già da lungo tempo.
7 Egli mi ha assiepato d’ogn’intorno, sì che non posso uscire; egli ha aggravati i miei ceppi.
8 Eziandio quando grido e sclamo, egli schiude la mia orazione[7],
9 Egli ha chiuse le mie vie di pietre conce a scarpello, ha rinvolti i miei sentieri.
10 Egli mi è stato un orso all’agguato, un leone ne’ suoi nascondimenti.
11 Egli ha traviate le mie vie, mi ha tagliato a pezzi, mi ha renduto desolato.
12 Egli ha teso l’arco suo, e mi ha posto come un bersaglio incontro alle saette.
13 Egli mi ha fitti nelle reni Gli strali del suo turcasso.
14 Io sono in derisione a tutti i popoli, e son la lor canzone tuttodì.
15 Egli mi ha saziato di amaritudini, mi ha inebbriato di assenzio.
16 Egli mi ha stritolati i denti con della ghiaia, mi ha voltolato nella cenere.
17 E tu hai allontanata l’anima mia dalla pace, ed io ho dimenticato il bene.
18 E ho detto: Il Signore ha fatta perire la mia forza, e la mia speranza.
19 Ricordati della mia afflizione, e del mio esilio; del tosco e dell’assenzio.
20 L’anima mia se ne ricorda del continuo, e se ne abbatte in me.
21 Questo mi torna alla mente, perciò spererò ancora.
22 Cioe: che cio che non siamo stati del tutto consumati, son le benignità del Signore; perciocchè le sue misericordie non son venute meno[8];
23 Si rinnovano ogni mattina; la tua lealtà è grande.
24 Il Signore è la mia parte[9], ha detto l’anima mia; perciò spererò in lui.
25 Il Signore è buono a quelli che l’aspettano, all’anima che lo ricerca.
26 Buona cosa è di aspettare in silenzio la salute del Signore[10].
27 Buona cosa è all’uomo di portare il giogo nella sua giovanezza[11].
28 Egli se ne sederà solitario, e in silenzio; perciocchè Iddio gli avrà posto addosso il suo carico.
29 Egli metterà la sua bocca nella polvere[12], per provare se forse vi è qualche speranza.- ↑ Ger. 5. 31. Ezec. 13. 1, ecc.
- ↑ Sal. 48. 2; 50.2.
- ↑ Lev. 26. 16, ecc. Deut. 28. 15, ecc.
- ↑ Sal. 62. 8.
- ↑ Lev. 26. 29. Deut. 28. 53.
- ↑ 2 Cron. 6. 17.
- ↑ Sal. 22. 2.
- ↑ Mal. 3. 6.
- ↑ Sal. 16. 5; 73.26.
- ↑ Sal. 37. 7; 130.6.
- ↑ Sal. 119. 71.
- ↑ Giob. 42. 6.
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