Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Il Tempio restaurato:
EZECHIELE, 40. i cortili.il Settentrione, per la sua lunghezza, e per la sua larghezza;
E le sue Togge, cli’ erano tre di qua,
e tre di 1^; egli misurd eziandfo le sue fronti, 6 le sue pilastrate, ed esse erano della medesima misura di quelle della prima porta; misurd eziandio la lunghezza di questa porta, ed era di cinquanta cubiti; e la sua larghezza, ed era di venticinque cubiti.
Misurb eziandfo le sue finestre, e i
suoi archi, e le sue palme, ed erano secondo la misura della porta che riguardava verso il Levante, e si saliva ad essa per sette scaglioni; e gli archi di quella porta erano in faccia a quelli scaglioni.
E la porta del cortile di dentro era
dirincontro all’altra porta del Settentrione, come dal lato del Levante; ed egli misuro da porta a porta, e vi erano cento cubiti.
Poi egli mi men 6 verso il Mezzodi;
ed ecco una porta, che ri^uardava verso il Mezzodi; ed egli misuro le fronti, e le pilastrate di essa, ed erano secondo le misure x)vecedenti.
E vi erano delle finestre in essa, e ne’
suoi archi d’ogn’intorno, simili a quelle finestre precedenti; la lunghezza d’essa porta era di cinquanta cubiti, e la larghezza di venticinque cubiti.
E i suoi gradi erano di sette scaglioni,
e i suoi archi erano in faccia a quelli; ella avea eziandfo delle palme alle sue fronti, una di qua, e un’altra di la di ciascuna di esse.
Yi era eziandfo una porta nel cortile
di dentro, che riguardava verso il Mezzodi; ed egli misur6 da porta a porta, dal lato del Mezzodi, e vi erano cento cubiti.
Poi egli mi meno al cortile di dentro,
per la porta meridionale; ed egli misur6 la porta meridionale, ed era secondo le misure precedenti.
E le sue logge, e le sue fronti, e le
sue pilastrate, erano secondo quelle misure precedenti; e vi erano in essa, e ne’ suoi archi, delle finestre d’ogn’intorno; la lunghezza d’essa porta era di cinquanta cubiti, e la larghezza di A^enticinque cubiti.
E le pilastrate d’ogn’intorno erano
di venticinque cubiti di lunghezza, e di cinque cubiti di larghezza.
E i suoi archi riguardavano verso il
cortile di fuori, e vi eramn delle palme alle sue fronti; c i suoi gradi erano di otto scaglioni.
Poi egli mi men6 nel cortile di dentro,
dal Levante, e misur6 la porta; ed essa era secondo le inisure precedenti.
E le sue logge, e le sue fronti, e le
sue pilastrate, erano secondo quelle misure ’precedc7iti- e vi erano in essa e nelle sue pilastrate, d’ogn’intorno, delle finestre; la lunghezza c?’ essa porta era di G cinquanta cubiti, e la larghezza di venticinque cubiti.
E i suoi archi riguardavano verso il
cortile di fuori, e vi erano delle palme alle sue fronti, di qua, e di la; e i suoi gradi erano di otto scaglioni.
Poi egli mi men6 alia porta settentrionale,
e la misuro secondo quelle misure precedenti;
Insieme con le sue logge, e le sue
fronti, e le sue pilastrate; e vi erano delle finestre d’ogn’intorno; la lunghezza d’essa porta era di cinquanta cubiti, e la larghezza di cinquanta cubiti.
E le sue fronti riguardavano verso
il cortile di fuori; e vi erano delle palme alle sue fronti di qua, e di k e i suoi gradi erano di otto scaglioni.
E fra le pilastrate di quelle porte ri
erano delle logge, co’ loro usci; quivi si lavavano gli olocausti.
E presso al portale dell’una di quelle
porte vi erano due tavole da un lato, e due dair altro, da scannar sopra esse gli olocausti, e i sacrificii per lo peccato, e per la colpa.
E parimente dall’uno de’ lati, di fuori
della soglia dell’entrata dell’altra porta, clo^, della settentrionale, vi erano due tavole; e dalF altro lato del portale di essa porta, due altre tavole.
Cos vi erano quattro tavole di qua, e
quattro di la, a’ lati di ciascuna porta, che erano in tutto otto tavole, sopra le quali si scannavano i sacrificii.
E le quattro tavole, che erano per gli
olocausti, erano di pietra pulita; la lunghezza di ciascuna era d’un cubito e mezzo, e la larghezza d’un cubito e mezzo, e r altezza d’un cubito; e sopra quelle si riponevano gli strumenti, co’ quali si scannavano gli olocausti ed i sacrificii.
Vi erano eziandio degli arpioni d’un
palmo, messi per ordine d’ogn’intorno della casa; e sopra le tavole si metteva la carne delle offerte.
E di fuori della porta di dentro vi
erano le camere de’ can tori, nel cortile di dentro, le quali erano allato alia porta settentrionale; e le lor facce erano verso il Mezzodi. Ve n’era una allato della porta orientale, traendo verso il Settentrione.
E quell’uomo mi parl6, dicendo:
Questa camera, che riguarda verso il Mezzodi, e per li sacerdoti che fanno l’ufficio della casa.
E quell’altra camera, che riguarda
verso il Settentrione, e per li sacerdoti che fanno l’ufficio dell’altare. Essi sono i figliuoli di Sadoc, i quali, d’infra i figliuoli di Levi, si accostano al Signore, per fare il suo servigio.
Poi misur6 il cortile, ed era di cento
cubiti di lunghezza, e di cento di larghezza, quadro; e l’altare era a diritto davanti
alia casa.