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SantiUi e -perfezlone.
EFESI, 5. Dbveri domesHcL 25 Percio, deposta la menzogna, parlate in veritk ciascuno col suo prossimo; conciossiache noi siam membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi, e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio. 27 E non date luogo al diavolo ^. 28 Chi rubava non rubi più; anzi piii tosto fatichi, facendo qualche buona opera con le proprie mani, acciocche abbia di die far parte a colui che ha bisogno ^. 29 Niuna parola malvagia esca della vostra bocca; ma, se ve ne alcuna buona ad ediftcazione, secondo il bisogno; acciocche conferisca grazia agli ascoltanti. 30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati suggellati*^ per 10 giorno della redenzione. 31 Sia tolta aa da voi ogni amaritudine, ed ira, e cruccio, e grido, e maldicenza, con ogni malizia. 32 Ma siate gli uni inverso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi gli uni gli altri, siccome ancora Iddio vi ha perdonati in Cristo®. K SIATE adunque imitatori di Dio/, ^ come figliuoli diletti. 2 E camminate in carita^, siccome ancora Cristo ci ha amati, e ha dato se stesso per noi, in ofierta e sacrificio a Dio, in odor soave. 3 E come si conviene a santi, fornicazione, e niuna inunondizia, ed avarizia, non sia pur nominata fra voi; 4 Ne disonesta, ne stolto parlare, o buffoneria, le quali cose non si convengono; ma più tosto, ringraziamento. 5 Conciossiache voi sappiate questo: che niun fornicatore, ne immondo, n^ avaro, 11 quale e idolatra, ha ereditk nel regno di Cristo, e di Dio. 6 Niuno vi seduca con vani ragionamenti; perciocche per queste cose vien r ira di Dio, sopra i figliuoli della disubbidienza’*. 7 Non siate adunque loro compagni. 8 Perciocche gia eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce; 9 (Conciossiache il frutto dello Spirito sia in ogni bonta, e giustizia, e verita*;) 10 Provando ci6 che e accettevole al Signore K 11 E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora arguitele ’". 12 Perciocche egli e disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto. 13 Ma tutte le cose, essendo arguite dalla luce, sono manif estate": perciocche tutto ci6 che e manifestato h luce. 14 Percio dice ": Eisvegliati, tu che dormi, e risorgi da’ morti, e Cristo ti risplendera. 15 Higuardate adunque come voi camminate con diligente circospezione; non come stolti, ma come savi; 16 Eicomperando il tempo, perciocclie i giorni sono malvagi^. 17 Perci6, non siate disavveduti, ma intendenti qual sia la volontk del Signore. 18 £J non v’inebbriate di vino^, nel quale vi e dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito; 19 Parlando a voi stessi con salmi, ed inni, e canzoni spirituali, cantando, e salmegj^iando col cuor vostro al Signore^. 20 Kendendo del continuo grazie d’ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signer nostro Gesu Cristo*. 21 Sottoponendovi gli uni agli altri nel timor di Cristo’. I cloveri domestici. 22 Mogli, siate soggette a’ vostri mariti", come al Signore. 23 Conciossiache il marito sia capo della donna, siccome ancora Cristo e capo della chiesa^ ed egli stesso e Salvatore del corpo. 24 Ma altresi, come la chiesa e soggetta a Cristo, cosi le mogli dehbono esser soggette a’ lor mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli ^, siccome ancora Cristo ha amata la chiesa, e ha dato se stesso per lei; 26 Acciocche la santificasse, avendo^a purgatacol lavacro dell’acqua, nella virtio delta parola^. 27 Per far comparire essa chiesa davanti a sh, gloriosa, non avendo macchia, ne crespa, n^ cosa alcuna tale; ma acciocche fosse santa, ed irreprensibile’^. 28 Cosi dehbono i mariti amare le loro mogli, come i lor propri corpi: chi ama la sua moglie ama se stesso. 29 Perciocche niuno giammai el)be in odio la sua came, anzi la nudrisce, c la cura teneramente, siccome ancora il Signore la chiesa. 30 Conciossiache noi siamo membra del suo corpo, della sua carne, e delle sue ossa. 31 Perci5, l’uomo lascera suo padre, e sua madre, e si congiungera con la sua moglie, e i due diverranno una stessa came"".» Fat. 20. 35. 2 Tess. 3. 8, ecf>. " Giac. 4. 7 /Mat. f>. 45, 48. •" Giov. 13. 34. 1 Giov. 3. 11, 23 ’" 2 Cor. G. 14, ecc. " Giov. 3. 20, 21. " Is. 60. 1. 23. 29, 30.»■ Fat. 16. 25. Col. 3. 16. Giac. 5. 13. «Col. 3. IS. lPiet.;j. 1. "1 Cor. 11.3. •^ Col ^ Col. 1. 22. "^ Gen. 2. 23, 24. Mat. 19. 5. 946 ’ 1 Tess. 5. 19. d Ef. 1. 13, 14. «Col. 3. 12, 1?>. Rom. 1. 18. i Gal. 5. 22. ’ Rom. 12. 2. i> Eecl. 12. 3. Giov. 12. 35. «Prov. 20. 1; ’ Col. 3 17. Eb. 13. 15. ’ 1 Piet. 5. 5. 19.
3’ Giov. 3. 5; 15. 3; 17. 17. Tit, 3. 5.