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Ho letto: scrivevi dal carcere,
mentre morivi di fame,
l'oro della tua anima
non perdeva tra il letame,
scrivevi: «Fatevi animo,
chè sono di buon umore,
e ditelo anche a mia madre,
che non muoia di crepacuore!»
Amico, amico Gigi,
ti dico tutto il mio amore:
a volte t'ho invidiato
la gloria del tuo dolore!
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