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s'aspettavan le marmitte
e arrivavano le granate.
Seduto in mezzo alla pioggia,
parlavo con i soldati:
dicevamo della guerra,
se si doveva fare...
che c'erano gli imboscati...
e se si ritornava,
allora appena, allora...
Ogni tanto li interrompevo:
dicevo del dovere
che aveva ogni soldato,
di obbedire silenzioso
di servire il suo paese;
dicevo che c'era un trentino
che si chiamava Battisti,
che c'era un romagnolo,
Benito Mussolini;
che una volta avevo una casa
una mamma, una ragazza;
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