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la capanna dello zio tom
tiasi spezzare il cuore. Dì e notte lamentavasi; per eccesso di dolore, era meno attenta, meno sollecita nelle sue cure intorno alla padrona; ciò che traeva sull’indifeso suo capo una continua tempesta di invettive.
Enrico si curvava sorridendo verso la sua amabile cugina. Capo XXIII.
Miss Ofelia sentìa anch’essa quella perdita; ma, nell’onestà, nella rettitudine del suo cuore, il cordoglio producea frutti di vita eterna. La sua indole si era addolcita; e sebbene egualmente assidua nell’adempimento d’ogni suo dovere, sapea disimpegnarsene con aria serena, tranquilla, come
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