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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La madre (1920).djvu{{padleft:100|3|0]]gida come quella di un cadavere, le appariva dentro lo specchio maledetto, e appesa al muro con la sottana, e stesa senza respiro sul letto.
E qualche cosa le pesava sul cuore, come se anche dentro di lei un suo viscere si fosse paralizzato e le impedisse di respirare bene.
Mentre mutava la federa del guanciale, levandone quella che il suo Paulo aveva bagnata d’un sudore d’angoscia, pensò, per la prima volta in vita sua:
— Ma perchè i preti non possono sposarsi?
E pensò che Agnese era ricca, che aveva una casa grande, e orti e poderi.
Subito le parve di peccare orrendamente, facendo questi pensieri: e andò a riporre la federa, tornò indietro, ripassò nella sua camera.
Camminare, camminare. Camminava dall’alba e non era che al principio della via. Del resto si va, si va, e si ritorna sempre allo stesso punto. Tornò giù e sedette davanti al camino, accanto ad