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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La madre (1920).djvu{{padleft:135|3|0]]lontano tu mille metri dal cane della guardia!

— Io? — egli disse con un sorriso superbo.

— Già, tu adesso ti credi Dio in persona perchè hai il vero Dio in mano.

— Io, — disse uno spregiudicato, — se fossi in te scapperei con la cassettina e farei tante malìe con l’olio santo.

— Vattene, mosca cavallina! Il demonio uscito dal corpo di Nina Masia è entrato nel tuo.

— Che cosa? Il demonio?

— Sì, — disse Antioco gravemente, — oggi dopo mezzogiorno egli fatto uscire il demonio dal corpo di Nina Masia. Eccola che viene.

La vedova, con la ragazzina per mano, usciva dalla casa parrocchiale; i ragazzi le si slanciarono incontro, e in un attimo la notizia del miracolo si propagò per il paesetto. Allora fu veduto uno spettacolo che ricordava quasi quello dell’arrivo del prete: tutta la gente si radunò nella piazza, e Nina Masia fu dalla madre collocata

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