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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La madre (1920).djvu{{padleft:137|3|0]]molino pareva frantumasse dei diamanti. La guardia col cane e Antioco con la cassettina venivano giù austeri, compresi del loro dovere: e anche lui riprese la strada più tranquillo. Dopo il fiume la strada si cambiava in sentiero e risaliva verso l’altipiano: pietre e muricce, alberi storti e rovi l’accompagnavano: il vento di ponente dava una dolcezza calda all’aria, e portava profumi densi, come strappasse e spandesse con sè il fiore del timo e le rose selvatiche.

Si saliva sempre: quando il paese sparve, allo svolto del sentiero, tutto fu vento, pietre, vapori che all’orizzonte fondevano la terra col cielo.

Di tanto in tanto il cane abbaiava, e pareva che altri cani feroci gli rispondessero: era l’eco.

A metà strada il prete propose ad Antioco di montare in groppa al cavallo; ma il ragazzo si rifiutò, cedendo solo e malvolentieri la cassettina.

E solo allora si permise di attaccare discorso con la guardia: tentativo vano,

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