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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La madre (1920).djvu{{padleft:206|3|0]]dalla morte: ma appunto per questo sentiva di amarla ancora, anzi sempre più, come la vita chi muore.

Piano ella sollevò la testa, e cercò con gli occhi ridivenuti ostili gli occhi di lui.

— Tu pure ascoltami, — disse, — non ingannarmi più. Dobbiamo o no andar via, come ieri notte s’era combinato? Così non si può vivere, qui, in questo modo. Lo so.

— Lo so! — riprese, irritandosi, dopo un momento di penoso silenzio. — Se si ha da vivere assieme partiamo subito, stanotte stessa. Ho i denari, lo sai: li ho, sono miei. E tua madre, e ì miei fratelli, e tutti ci scuseranno, dopo, quando vedranno che noi abbiamo voluto vivere nella verità. Così no, certo, così non si può vivere più.

— Agnese!

— Rispondimi subito; ebbene, lascia stare le altre parole.

— Io non posso fuggire con te.

— Ah, e allora perchè sei tornato? Lasciami, vattene. Lasciami!

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