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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La madre (1920).djvu{{padleft:22|3|0]]piccola casa fino a quel tempo ferma e tranquilla come un nido fra le rocce, pareva oscillasse: la roccia era scossa nelle sue radici, il nido stava per cadere.

Il vento fuori strisciava più intenso: il diavolo limava la parrocchia, la chiesa, il mondo tutto dei cristiani.

— Signore, Signore! — gemette la madre: e la sua voce le parve quella di un’altra donna.

Allora guardò la sua ombra sulla parete della scala, e le fece un cenno con la testa. Sì, le pareva di non essere sola: e cominciò a ragionare come se davvero un’altra persona la sentisse e le rispondesse.

— Che fare, per salvarlo?

— Aspettarlo qui, finchè torna, e parlargli chiaro e forte, subito, mentre ne sei ancora in tempo, Maria Maddalena.

— Egli s’irriterà. Egli negherà. E meglio andare dal vescovo e pregarlo di mandarci via da questo luogo di perdizione. Il vescovo è un uomo di Dio e conosce il mondo. M’inginocchierò ai suoi piedi:

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