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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La madre (1920).djvu{{padleft:55|3|0]]posta; dovevano rivedersi la notte seguente per combinare meglio.

Adesso la realtà del mondo esterno, e quel vento che pareva volesse denudarlo, gli portavano via il velo dell’inganno.

Si fermò ansando davanti alla porta della chiesa. Si sentiva tutto gelato; gli sembrò di trovarsi nudo sopra il paesetto e che tutti i suoi poveri parrocchiani, nel loro sonno affaticato, dovessero vederlo così: nudo, nero di peccato.

Eppure pensava al modo migliore di fuggire con la donna. Ella gli aveva detto che possedeva molti denari....

Ebbe desiderio di tornare subito indietro e dissuaderla: infatti fece alcuni passi rasente al muro, dov’era passata poco prima la madre; poi indietreggiò smarrito, cadde in ginocchio davanti alla porta della chiesa e vi appoggiò la fronte gemendo.

— Dio mio, salvatemi.

Si sentiva sbattere alle spalle l’ala nera del suo mantello: e per alcuni momenti stette così, come un avvoltoio inchiodato vìvo alla porta.

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