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La sua voce forte parve per un attimo dissipare il cattivo sogno. Un attimo. La madre s’illuminò di gioia: poi l’ombra le ricadde sul viso, sul cuore.

— Paulo, — disse pianò, abbassando gli occhi con un senso di vergogna, ma senza esitare oltre, — avvicinati, devo parlarti.

E sebbene egli non s’avvicinasse, continuò sottovoce, come parlandogli all’orecchio:

— Lo so, dove sei stato. È da parecchie notti che ti sento uscire; e questa sera ti son venuta appresso, e ho veduto dove entravi. Paulo, pensa a quel che fai.

Egli taceva, pareva non avesse sentito. La madre tornò a sollevare gli occhi; lo vide alto sopra di lei, d’un pallore di morte, immobile sulla sua ombra sul muro come Cristo sulla croce.

E avrebbe voluto che egli gridasse, protestando la sua innocenza.

Egli invece ripensava al grido dell’anima sua davanti alla porta della chiesa: ed ecco che Dio l’aveva inteso e gli mandava

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