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104 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:105|3|0]]colo sentiero aperto tra la neve gelata, volgendo lo sguardo sospettoso a destra e a sinistra. Non aveva mai trovato il viale così lungo, le pareva di non arrivar mai alla metà, ch’era segnata da un sedile di pietra. E v’era appena arrivata quando vide un uomo uscire improvvisamente di dietro al tronco d’uno dei grandi alberi del lato sinistro, e piantarsele davanti a cinque passi. Le corse un brivido per le vene. Aveva riconosciuto ai contorni Saltafinestra.
S’arrestò come paralizzata.
Quegli fece un passo avanti; essa, inchiodata a terra, non si potè movere.
Il giovane domandò con voce rauca e bassa: — Perchè mi ha stracciato il quaderno?
La maestra non rispose.