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La maestrina degli operai | 119 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:120|3|0]]della paura, e andò diritta verso di lui, a passi malfermi, ma col capo alto.
Dovevano incontrarsi sopra lo stretto sentiero tracciato sulla neve.
A tre passi l’un dall’altro si fermarono tutti e due. Egli si levò la pipa di bocca e se la mise in una tasca della giacchetta, tenendovi il pollice su, e la guardò con un sorriso che la fece fremere. Pareva che cercasse una frase per incominciare.
La maestra ebbe uno slancio d’indignazione.
— Che cosa vuole insomma? Perchè mi ferma? Che cosa le ho fatto?
Il giovane guardò rapidamente intorno al campo: essa temette una violenza.
— Perchè non mi rispetta? — gridò con voce di pianto, dando un passo
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