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120 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:121|3|0]]indietro.... — Perchè offende una donna che non si può vendicare?... Rispetti almeno la memoria di mio padre!... Io sono figliuola d’un soldato, morto sul campo di battaglia!
E in quel momento, sul suo viso contratto da un singhiozzo, disparve il terrore sotto l’espressione dello sdegno altero e della santa memoria invocata.
Il Muroni la guardò attentamente; poi disse a bassa voce, con un tuono che pareva tranquillissimo:
— Non voglio mica farle del male. Quella risposta le scemò la paura, e le sue lagrime poterono uscire. Quegli continuava a guardarla come stupito.
— Non voglio esser fermata! — disse la maestra.
— Io non l’ho fermata, — rispose lui, guardandosi intorno.