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124 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:125|3|0]]certa curiosità attenta, nella quale appariva smorzato il risentimento del suo orgoglio per la ripugnanza ch’ella gli manifestava. E s’ella avesse potuto penetrar nel cervello di lui, avrebbe scoperto ch’erano appunto la sua indignazione di poche ore prima, il suo pianto strozzato, la sua altera invocazione della memoria paterna, che l’avevano mutato in quel modo. Non perchè l’aspetto e le parole di lei gli avessero toccato il cuore; ma perchè eran stati per lui una cosa nuova, una rivelazione di sentimenti e di forze sconosciute, ch’egli non aveva mai visto, nè immaginato nell’animo di una donna. Egli la guardava con curiosità come una creatura al tutto diversa da quella che s’era raffigurata, e oscura in parte alla sua intel-