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128 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:129|3|0]]inasprirlo. Egli prese a seguitare attentamente, con l’occhio e col pensiero, tutti gli atti di lei, e le espressioni del viso, e gli accenti, quasi cercando il perchè dell’effetto che gli facevano, come si cerca ciò che vuol dire una musica. E gli accadeva spesso di ribellarsi a quell’effetto con lo scherno, ritornando al sospetto abituale d’un’arte finissima di civetteria; ma non si poteva arrestar più a lungo in questo sospetto. Provava anche a ribellarsi a sè medesimo, suscitandosi nella mente delle immagini oscene, mettendo l’immagine di lei in luoghi e scene vive nella sua memoria, fra le quali essa le apparisse come trasformata e tinta del loro sozzo colore, cercando con la fantasia quanto ci potesse essere in lei di meno lon-